Cuore delle lampade a induzione è il ballast elettronico (1) che fornisce corrente a bassa frequenza (250KHZ) alle bobine che avvolgono gli anelli in ferrite (2) creando così un campo magnetico che va ad eccitare i gas presenti nel bulbo della lampada. Durante il funzionamento, il gas ionizzato (una miscela di gas nobili) collide con i vapori di mercurio presenti nel bulbo della lampada, generati da un amalgama di mercurio (3), portando gli elettroni ad orbite superiori. Decadendo a livelli energetici inferiori, gli elettroni rilasciano dei fotoni nelle lunghezze d’onda dell’ultravioletto. I raggi UV infine eccitano le polveri di fosforo (4) che rivestono l’interno del bulbo della lampada, emettendo così radiazione visibile.